In
effetti il deserto non è solo un immaginario materiale ma diventa un
ipotetico luogo di vita , alimentato dall'aridità del comportamento
umano, uno spazio intermedio che perde la connotazione di valori e
sentimenti lasciando il campo libero ad un egoismo generato dalle
convenienze e non altro.
Un velo impenetrabile che copre il
sentire e ogni sua impossibilità di agire per il supremo bene
dell'individuo, dominato dalla mente che trasforma se stessa in un
nemico terribile e capace di impedire ogni azione evolutiva verso i
gradini più elevati della scala delle frequenze vitali e il deserto
diventa un ambiente ostile e difficile da attraversare per un
viandante che lo percorre ad occhi chiusi lamentandosi perchè non
vede.
Ma la colpa non è del Sole e nemmeno della sabbia negli
occhi, è difficile per tutti e due raggiungere occhi sempre chiusi,
la colpa resterà a chi sceglie di non aprirli e non c'è motivo che
possa fare da giustificazione plausible.
Sole a sabbia possono
anche infastidire occhi aperti ma è l'unico modo possibile di vedere
dove si sta andando, per capire quale sentiero è migliore o più
veloce per tornare allo splendore delle vibrazioni della Luce.
© eleon
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