7 FEBBRAIO 2008
Guardi
mai le stelle ?
Si sempre, ma quanta nostalgia in
quello spazio
smisurato, tutto quel luccichio, sembrano
lacrime,
eppure solo l'uomo sa piangere o forse no e quelle
son
lacrime, semplicemente diverse, quelle che noi
così poco
conosciamo ma che spesso sentiamo nel
profondo nel nostro
cuore.
Già, quanta strada in quel
cuore.
Si e vero, un cammino senza fine, fatto di
storie e di
mondi persi tra quelle stelle, battaglie vecchie e
nuove
che si rinnovano in ogni cuore, e ogni cuore mai
trascura
di conservare le ferite subite nel lungo cammino,
mai un ricordo
preciso, solo fumose tracce di un dolore
senza ricordo dove la
nostalgia crea infiniti spazi che
la mente con i suoi limiti non
sa riempire.
Ma perché soffrirne
?
Perché la mente non so reagire in altro modo, non
sa
riempire quella nostalgia, non ha sufficienti ricordi
per
poterlo fare, questo genera sofferenza, è l'essenza
che
ricorda, la matrice crea una nostalgia indefinita
perché possa
nascere il desiderio di comprendere
l'incompletezza di un momento
chiamato vita che
non è fine a se stessa, ma è solo un piccolo
tassello,
un frammento di una grande opera in
continua
rappresentazione sugli schermi infiniti del Cosmo.
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