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venerdì 18 giugno 2021

Contrasti parte due

parte due

Un modello funzionale perfetto che tutto l'Universo rispetta e utilizza per espandersi e crescere e dove l'essere umano è un favorito essendo dotato di libertà di scelta che gli permette di percorrere situazioni diverse per avere maggiori possibilità in tempi minori rispetto a tutto il resto.
Questo però ha un suo meccanismo ben definito, è il ritorno in forma speculare dell'azione prodotta in modo da poter comprendere velocemente l'effetto che una determinata scelta produce, ancora due componenti che ne generano una superiore , azione e reazione, o ritorno non cambia, che generano esperienza e quindi comprensione della scelta fatta che permette di accedere alla fase successiva.

Questo meccanismo non è altro che quello delle ottave musicali che salgono di tono all'infinito, ma contengono sempre le stesse note che sono solo salite di frequenza o vibrazione e se per le note possiamo definirla una questione meccanica, per l'essere umano, salire di tono è una questione di scelte individuali, scelta ,azione,reazione, comprensione e passaggio al tono successivo, tutto rispondente sempre allo stesso modello dell'origine e dove noi siamo la variabile che fa la differenza., ma attenzione se nelle mie scelte non sono equilibrate, contamino l'ambiente che mi circonda essendo composti dalla stessa energia e modello.

Non si può sfuggire alle funzionalità del modello, posso scegliere come percorrerlo, dove passare o come usarlo, ma alla fine se voglio passare alla fase successiva la somma delle scelte deve essere pari a zero, ovvero in perfetto equilibrio algebrico, e senza l'equilibrio/unione delle due componenti non si può generare la successiva.
Il perfetto equilibrio delle due componenti che si compensano e azzerano per sostenere la Via centrale del cammino, perchè lo scopo ultimo di quel cammino e arrivare alla meta senza bagagli, sono i viaggiatori distratti che tornano indietro a prenderli.

In pratica la vita è come una bicicletta, devi pedalare per andare avanti e stare sempre in equilibrio per non cadere, ma se ti fermi cadi e se appoggi i piedi per non cadere non vai da nessuna parte.

eleon



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giovedì 17 giugno 2021

Contrasti parte uno

 

Contrasti apparenti


La guerra non avrà mai fine, prenderà molte forme, percorrerà i piani e i mondi, ma sempre sarà lo scontro tra Luce e ombra generato dall'ambizione del potere di chi segue la sinistra via dell'oscurità senza accettare o rendersi conto che non potrà mai averlo quel potere, l'azione prevaricatrice sempre sarà generatore di squilibrio e conseguente contrasto tra le parti che compongono la dualità della materia.
Tuttavia nel principio resta comunque terreno per una scuola evolutiva che si manifesta su tutti i piani e i mondi, sia all'esterno che nella battaglia contro se stessi, il modello è sempre lo stesso, le due parti che ne compongono l'aspetto in conflitto tra loro perchè una di esse vuole prevale e spezza quell'equilibrio di azione comune che permette di generare Creazione.
IL modello creatore è nato con l'origine stessa del tempo, due componenti sostenute da una Unica energia che unite creano la materia, un vincolo di composizione inscindibile che permea l'intero Universo materiale permettendogli, non solo di esistere, ma di espandersi in continuazione generando tutte le forme e composizioni possibili e dove l'infinitamente piccolo si aggrega in composizioni duali ripetendo la sua natura di modello base.
In pratica ciò che fa funzionare una particella e lo stesso che fa funzionare l'Universo intero in quel principio di goccia e mare che sono la stessa identica cosa.

La mente umana perfettamente adeguata alla funzionalità pratica fatica a concepire il principio che una goccia sia goccia e allo stesso tempo sia anche il mare che la contiene, così come il mare è anche la goccia che lo compone e nell'insieme sono la ripetizione, continuazione del modello iniziale di tutto il sistema.
Insisto sul discorso del modello funzionale perchè tutto ciò che è materia non può esistere senza averlo come riferimento di espansione, evoluzione, ogni cosa che esiste nell'universo materiale è solo la ripetizione del modello precedente e dato dell'esperienza che le aggregazioni maturano nella pratica dell'azione.

Nulla può essere esente da questo concetto, atomo (aggregazione di elettroni), pianeta (aggregazione di atomi) galassia (aggregazione di pianeti) Universo (aggregazione di galassie) nulla è cambiato strada facendo si è solo composto in modo diverso crescendo, e sempre di unione si tratta, l'unione di aggregati duali che uniti generano la forma successiva e non pensiamo che quella che consideriamo vita non sia soggetta allo stesso modello iniziale, due parti si unisco per generarne una terza, non lo sono nemmeno le situazioni o gli eventi, perchè sarà sempre una aggregazione di situazioni a creare l'evento successivo.

eleon




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mercoledì 16 giugno 2021

Primo post della nuova veste

primo post della nuova veste

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Il tempo corre in fretta, sembra non aver fine ma un giorno,
per il corpo che lo percorre si fermerà . . .
fa parte del gioco che è stato accettato venendo qui ,
però possiamo farne una fine ma anche
un grande inizio attraverso altri sentieri verso casa.


eleon






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Un tempo lontano

 

15 APRILE 2020

Un tempo lontano


In un tempo lontano l'armonia era la Regina di questo mondo,tutti la riverivano e la rispettavano, nessuno mai avrebbe pensato di poter vivere senza di lei, nei cicli dei tempi i ricordi si perdono come sabbia portata via dal deserto, finiti gli ultimi che la ricordavano più nessuno ne parlò e lo stridere dell'egoismo inizio a serpeggiare sulle strade del pianeta, più nessuno sapeva apprezzare ciò che aveva e l'invidia fece desiderare le cose che avevano gli altri e sostenuti dall'arroganza tutti cercarono di arraffare quello che potevano senza preoccuparsi ne di chi era ne di quali conseguenze avrebbe creato.

La cosa dilagò portando desiderio di potere, i peggiori sostenuti dalle trame oscure si arrogarono il diritto di potere in funzione di sconosciute verità, non fu difficile prendere il potere su sprovveduti e non istruiti uomini costretti a riverire e sostenere queste classi di potere, ci volle molto per poter creare un antagonista ma uno sparuto gruppo di uomini cerco i dettami della Luce per poter contrastare chi dell'oscurità aveva fatto la sua ragione di vita, i cristalli crescevano reggevano le necessità energetiche di quel popolo, le opposizioni crescevano così come la potenza dei cristalli.

Qualcuno preoccupato avendone la possibilità cercò di insegnare la conoscenza a chi non avrebbe dovuto averne accesso sfidando il potere per riportare l'equilibrio ma per gelosia fu tradito e nell'intento di distruggere i sacerdoti della Luce si usarono i cristalli e quel mondo non esiste più.

Gli eventi sono ciclici e non si esauriscono in un solo tempo, seguono gli attori lungo il cammino delle loro vite ripetendo situazioni mai pareggiate aggiungendone delle nuove, ma questo non può avere un tempo infinito, ci sono cicli più ampi che finiscono e vanno chiusi dagli stessi attori che li hanno iniziati, chi ha creato il gioco deve chiuderlo e non importa in quale campo fosse, è responsabilità di tutti farlo, nessuno escluso.

Non è una favola a lieto fine, è un impegno che va risolto e basta, nel prossimo ciclo del pianeta non ci sarà più possibilità di farlo e ognuno pagherà i costi del suo livello di mancanza


eleon



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Atlantis

03 FEBBRAIO 2009

Atlantis


......ho ancora negli occhi quel cielo in fiamme,
com'è possibile che esseri dotati di coscienza
abbiano tanta ambizione di potere ?

Ora stringono nelle loro mani solo un pugno di cenere,
ma quanto dolore è stato creato per avere quella
inutile cenere, lo sapevano bene che non si poteva usare
quei cristalli così modificati, troppo potenti e nessuno
poteva immaginare la loro energia, eppure
non hanno esitato a servirsene distruggendo tutto e
quella terra, quel potere, che tanto volevano
ora non c'è più.
Hanno solo ottenuto di costringere un gran numero
di anime a tornare molte volte ancora in questo piano,
dimenticando ogni volta la loro essenza.

Mi si stringe il cuore nel vedere quel fiume silenzioso di
persone che percorrono la stretta gola che ci separa
dal deserto, sarà un lungo cammino, ma bisogna portarli via,
qui non c'è più nulla, ancora una partenza,
ancora un'incognita, questa volta non sarà facile,
si legge la disperazione sui volti di chi è riuscito
a conservarsi la vita.

Non abbiamo più guerrieri, come l'altra volta, ora sono
pochi esseri stanchi e amareggiati e mezzi
non ce ne sono, saremo costretti a camminare a lungo
per raggiungere un luogo che possa sostenerci,
permetterci di ricominciare, questo pianeta è prodigo
ma percorrerlo a piedi e senza risorse è molto vasto,
è difficile in questi termini conservare la speranza
ma sopratutto riuscire a ridarla a chi ha visto
passargli addosso tanta ingiustizia creata da
pochi individui assetati di potere materiale.

Altre colonne si sono mosse in direzioni diverse,
come la nostra,non sono molti i Sacerdoti
a guidarle,questa separazione non aiuta, pochi sanno
e non sanno tutto, l'insegnamento resterà frazionato.
E' difficile non chiedersi quanto tempo ci vorrà,
secoli di evoluzione sono stati cancellati in pochi minuti,
troppe memorie perse e molti sacerdoti delle tenebre
ancora in attività, anche loro riusciranno
a nascondersi tra queste genti in cammino continuando
ad impedire a chi li segue di essere libero
di comprendere e scegliere.

Non è facile combattere con i sentimenti,
ma l'Amore che ci ha sempre portati ovunque servisse,
non è mai cambiato e non si può nascondere
un sottile dolore che fa tremare il cuore nel vedere ancora
una volta la possibilità di tornare a casa che si allontana.

Forse non abbiamo mai pensato seriamente di farlo,
le figlie dell'uomo sono molto belle e sanno scaldare
il cuore dei guerrieri lontani da casa,
è tutto diverso nella materia, anche le nostre compagne
hanno ceduto alle sue lusinghe, non sarà facile staccarsene,
solo il tempo permetterà di ritrovare il giusto equilibrio.

E' il momento di partire, l'ultimo gruppo ha incominciato
ad attraversare il passo e noi resteremo dietro a
veder che nessuno si perda lungo il cammino,
come sempre a protegger le spalle di chi ha nel suo
cuore la fede nella vita, sostegno e volontà di viverla
comunque come il dono più grande che si possa ottenere
dall'Universo in unione con
Colui che per Amore lo ha creato.........


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dialoghi impossibili


06 MAGGIO 2008

dialoghi impossibili


ma,da dove vieni?

non lo so, qui ne ho perso memoria, vedo
qualche volta immagini di una brutta guerra
forse quel mondo non c'è più e la vita che
lo reggeva è stata distrutta.

ma è possibile un guerra cosi terribile ?

forse si, ma i pensieri che costruisco oggi non
mi danno la possibilità di comprender appieno
quello che è accaduto, questa mente è limitata

limitata, ma non ci serve per vivere ?

si senza non si potrebbe, ma non sa collegarsi
oltre i confini del tempo, percepisce a tratti ma
non riesce a costruire l'intero disegno che si
perde oltre quel confine fatto di mondi lontani.

non sappiamo se esiste altra vita ?

si è vero, è sempre la mente limitata però
se potesse andare oltre i suoi limiti forse
lo saprebbe o potrebbe comunicare
con le altre forme di vita

e se fossimo solo noi?

quanto spazio sprecato per pochi uomini
ma non è detto che necessariamente siano
come noi, anche la Madre Terra è un essere
vivente cosi come tutto il Cosmo

pensi sempre alla vita su quei mondi ?

come potrei ignorare i frammenti di un sentire
che mi rende spesso straniero a me stesso
e su questo mondo che non sempre riseco a
vedere come la fonte della mia origine, forse
sono solo fantasie di questa mente limitata.




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una notte del 2006

 

23 MARZO 2008

una notte del 2006


In queste notti apparentemente silenziose la tristezza
popola il mio cuore che nel silenzio ascolta il fragore
di una battaglia imponente, alta nel cielo di questa
Madre Terra consunta dalla stanchezza, troppo fragile
in questo difficile momento di transizione.
Ma l'essere umano è troppo impegnato a pensare a se stesso
e alla sua piccola vita, nel suo egoismo non riesce a rendersi
conto di quanto sta accadendo intorno a lui, non comprende
che è solo una piccola goccia in un mare immenso, fatto di
altre piccole gocce come lui, tutte legate nella sopravvivenza
del mare intero, non si rende conto di quanto potrebbe esser
breve l'esistenza di goccia rimasta sola senza un mare che
la contenga.
Questo piccolo pianeta è un posto gioioso e la vita percorre
grandi spazi evolutivi non raggiungibili in altre dimensioni,
è una immensa fortuna poter vivere parte dell'esperienza in
questo pianeta, la fisicità che lo permea non ha eguali in
nessun'altra dimensione.

Poderosi vascelli e grandi Cavalieri son giunti da lontane stelle,
si stanno impegnando, sacrificandosi nella difesa di questo
piccolo pianeta verso il mondo esterno, affinché possa progredire
senza interferenze che non sarebbe in grado di sostenere da solo.
Il mio pensiero spesso va a questi Esseri, capaci di immenso
Amore verso un uomo che non ama nemmeno se stesso,
tanto da obbligare Grandi Anime che ne conoscono il valore, ad
impegnarsi per la sua sopravvivenza futura.

Che il Grande Governatore del Tutto possa dar forza ai suoi
Bianchi Cavalieri impegnati in questo difficile compito.

Mi auguro che venga un tempo in cui le silenziose stelle
potranno cantare le glorie degli uomini che hanno saputo,
in un tempo difficile, salvare se stessi.



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Guardi mai le stelle ?


7 FEBBRAIO 2008

Guardi mai le stelle ?


Guardi mai le stelle ?

Si sempre, ma quanta nostalgia in quello spazio
smisurato, tutto quel luccichio, sembrano lacrime,
eppure solo l'uomo sa piangere o forse no e quelle
son lacrime, semplicemente diverse, quelle che noi
così poco conosciamo ma che spesso sentiamo nel
profondo nel nostro cuore.

Già, quanta strada in quel cuore.

Si e vero, un cammino senza fine, fatto di storie e di
mondi persi tra quelle stelle, battaglie vecchie e nuove
che si rinnovano in ogni cuore, e ogni cuore mai
trascura di conservare le ferite subite nel lungo cammino,
mai un ricordo preciso, solo fumose tracce di un dolore
senza ricordo dove la nostalgia crea infiniti spazi che
la mente con i suoi limiti non sa riempire.

Ma perché soffrirne ?

Perché la mente non so reagire in altro modo, non sa
riempire quella nostalgia, non ha sufficienti ricordi per
poterlo fare, questo genera sofferenza, è l'essenza
che ricorda, la matrice crea una nostalgia indefinita
perché possa nascere il desiderio di comprendere
l'incompletezza di un momento chiamato vita che
non è fine a se stessa, ma è solo un piccolo tassello,
un frammento di una grande opera in continua
rappresentazione sugli schermi infiniti del Cosmo.



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Parlami del tuo mondo

21 SETTEMBRE 2006  

Parlami del tuo mondo


Parlami del tuo mondo 

Non ho un mondo mio, non l'ho mai avuto, vado dove
la vita mi porta, in quel mondo e in quel tempo vivo.

Allora è lunga la tua storia ?

Si, ma si è persa lungo i sentieri del Cosmo, non ha più
importanza in quale punto è iniziata, sono solo tappe di
un lungo cammino, un anello, nel quale percorriamo la
nostra storia, non è solo la mia, è la storia di tutti gli esseri
perchè un'Unica matrice li ha generati e da quel punto
dell'anello il cammino non si è mai estinto, ha preso molte
forme, molti sono i tempi e i luoghi dell'evoluzione.
E' la vibrazione a costruirne la diversità, la stessa nota che
procede all'infinito lungo le ottave della scala musicale.

Ma non sempre la razze vanno d'accordo ?

è vero, nella scuola dell'evoluzione c'è spazio per ogni
esperienza, senza conoscere non si può comprendere
e ogni tempo ha la sua conoscenza e il suo spazio di
evoluzione, la matrice conserva la memoria ma non sempre
è accessibile, se lo fosse non si potrebbe comprendere
l'esperienza che si sta vivendo in quel tempo.
Ogni nota ha il suo timbro, ma ogni nota cambia nel cambiare
della sua vibrazione, non può manifestare tutte le ottave, le deve
percorrere per conoscerle solo così può scrivere la sua sinfonia.

ma allora non si è mai finito ?

Può forse l'Eternità avere fine ?




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Bianchi Cavalieri delle Stelle


30 LUGLIO 2006

Bianchi Cavalieri delle Stelle



......sembrano sempre più lunghe le notti, il cielo
si colora di rosso e le nubi coprono tragedie immani.
I fratelli ancora combattono nell'ombra di un tempo
che non ha fine e non ha principio, eterno diverbio
di giustizia infinita.
Antichi Guardiani mai distratti, Bianchi Cavalieri delle Stelle
sempre pronti a percorrere le Vie del Cosmo nel sacrificio
di se stessi ancora si presentano sul campo, mai stanchi
e mai affranti da miserie terrene.
Il Cosmo chiama i suoi figli più prodi e meravigliose stelle
assistono nel silenzio delle galassie al loro accorrere,
testimoni silenziosi e affranti del loro sacrificio.
Molte volte il Tempio è stato distrutto, ma i Cavalieri che
lo servono non necessitano di pietre per riconoscerlo, lo
portano inciso nel cuore e nessun nemico potrà mai
distruggerlo, mai si placa l'ingordigia di chi vuol prevalere
sull'essenza d'altri e i Bianchi Cavalieri sono ancora sugli
spalti della prima fila a proteggere chi nemmeno si avvede
del loro esistere, in un corpo han conosciuto il prezzo del
tradimento ma nessuno potrà spegnere la loro essenza
al servizio del Tempio, fratelli nella Luce e fratelli nel nemico,
resteranno fermi al loro posto e non importa se il prezzo
sarà ancora di quella vita o di quel corpo, non cederanno.
Il contenzioso si sposta nel tempo e nello spazio senza
perdere il suo aspetto di lotta per l'evoluzione dove non
non è permesso che il cammino di una razza sia il frutto
indotto della morte di un'altra, tutto è in cammino e tutto
è in evoluzione, ognuno segue il suo ciclo e il suo tempo,
dove silenziosi guardiani osservano che tutto si svolga
nel Giusto del Disegno Divino ..........




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Polverosi schemi

25 LUGLIO 2006   -   Polverosi schemi


Polverosi schemi tracciano il sentiero che la mente percorre,
persi in un limbo senza tempo li percorriamo incerti,
senza il conforto di un intelletto distratto e incapace
incapace di lacerare il velo ormai consunto dal tempo.

Il vento del sole porta i cosmici suoni che richiamano
le scie delle stelle nascoste nella luce del giorno
a cantar le gesta di antichi fratelli che le percorrevano.

Viandanti di un tempo senza fine e senza principio
evanescenti figli di remote ragioni dell'essere
trasmigratori di una coscienza a cui tutto appartiene.

Nel brutale svolgersi della materia si perde il filo che
unisce il tempo al tempo, memorie labili di confini
perduti nel vento solare che li racconta a silenziose
stelle stupite nello splendore del cosmo



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è tempo di andare

 


18 LUGLIO 2006    ...è tempo di andare


.....è tempo di andare
anche l'ultimo trasporto è partito più nulla ci trattiene qui,
si potrebbe pensare ad un'avventura finita male, una storia
da dimenticare, forse, ma questa guerra segnerà a lungo
le nostre matrici, così come resterà in quelle dei fratelli
nemici in questo frangente.
Il desiderio di potere e sopraffazione non ha tempo e non ha
luogo, sempre si manifesterà per tutte le galassie, per questo
che il ricordo non va cancellato, lo terremo sopito, senza
desiderio di vendetta ma non cancellato, gli eventi potrebbero
ripetersi, in altre forme e in altri tempi e l'origine che li genera
non cambia, l'accesso all'energia e il controllo delle razze meno
evolute sono sempre stati gli imput di partenza delle azioni.
Non è stato facile, abbiamo resistito con tutti i mezzi possibili,
ma alla fine la scelta di distruggere il pianeta per non lasciarlo
in mano al male del momento è stata inevitabile, non si poteva
permettere che tecnologie così evolute finissero in mano
a razze senza scrupoli, l'energia è vitale per tutti e di tutti
dovrebbe essere, il controllo non solo può essere deleterio
ma l'uso improprio è fonte di conquista fatta a caro prezzo
per chi si trova costretto a subirla.
L'ordine cosmico ha le sue regole evolutive, ogni razza ha
il suo cammino e il diritto di percorrerlo, troppe mutazioni
genetiche sono state effettuate per scopi di puro potere.
Ci resta la consolazione che le matrici originarie sono
immutabili anche se le scelte di campo potrebbero non
collimare e ancora ci troveremo di fronte l'eterno nemico
che mai cede nella sua opera disgregativa dell'ordine
cosmico.
Opera necessaria al naturale esprimersi del disegno
evolutivo ma che non può superare il limiti dati dal disegno
stesso, le matrici dei guardiani sempre vigilano perchè questo
non accada, un disequilibrio oltre misura potrebbe rappresentare
la distruzione del cosmo intero, uno scontro di masse
opposte innescherebbe una reazione a catena non più
controllabile che così come lo ha creato potrebbe farlo
implodere su se stesso, molti guardiani sacrificano la loro
esistenza in ogni razza perchè questo non accada, solo
la matrice energetica saprà attraversare lo spazio infinito,
senza perdersi mai, per ripresentarsi quando la situazione
lo richieda e la giustizia dell'evoluzione sia minacciata
perchè ogni razza ha il diritto di scegliere il suo cammino,
non importa quanto lungo e difficile sarà
così è stato scelto...........

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Altair




Altair   17 LUGLIO 2006



Erano ormai molti periodi che avevo preso l'abitudine di
fermarmi in silenzio a guardare lo spazio che circondava
il nostro pianeta, certamente era un piccolo pianeta e la
curva dell'orizzonte era ben definita sullo spazio circostante.
La massa imponente di Quotar continuava ad impedire alla
luce di Altair di raggiungerci da molto tempo e nella
desolazione di quel buio le ormai scheletriche forme delle
nostre strutture si stagliavano sulla curva dell'orizzonte come
fantasmi perduti nel tempo.
Non era un bello spettacolo ma non posso negare che avesse
anche un suo fascino spettrale dato dall'ammasso degli
intrecci metallici che si distinguevano sullo sfondo
delle stelle circostanti.
Forse un piccolo pianeta, si, ma quando eravamo giunti qui
si stava bene, sapevamo che il suo ciclo poteva perdere
la regolarità, sapevamo che il nostro nucleo con il suo
lavoro non era ben accetto da molti e qualcuno più forte
poteva interferire sul suo equilibrio, ed era quello che era
successo trasformando un buon posto in un luogo inospitale.

I più erano già partiti, non valeva la pena di combattere
tanto per un luogo che non poteva più sostenerci, il pensiero
di un nuovo viaggio che sarebbe stato un salto nel buio
non consolava nessuno.
C'era una possibilità remota intorno ad un piccolo sole che
sembrava essere stabile ma qualcuno avrebbe potuto
seguire la scia del nostro viaggio, i relitti di molte navi
popolavano ancora lo spazio circostante
e questo pensiero non poteva essere certo incoraggiante.

Nessuno di noi si preoccupava della propria incolumità,
eravamo abituati a sfidare le forze esterne, ma non potevamo
certo nasconderci le difficoltà che avremmo incontrato
lungo il percorso,il ritorno in una materia densa implicava
molte incognite, il ricordo dei tempi della materia era
ormai lontano nelle nostre energie e avremmo dovuto
ricostruirlo senza conoscerlo.
L'incognita più grossa era certamente quella di non poter
ricordare la nostra origine e le nostre capacità, che sarebbero
andate perse nell'abbassare le vibrazioni per entrare nella
materia densa e difficilmente riconoscibili in quell'ambito
di sensibilità limitata dalle vibrazioni così basse.

Le possibilità di riuscita c'erano e la sfida era grande
anche se il tempo che in quei luoghi era materializzato
sarebbe stato molto, tuttavia ci consolava il fatto che
eventuali inseguitori avrebbero avuto lo stesso tipo di
problemi e non solo qualcuno dei nostri
avrebbe potuto perdersi in questa avventura.
Non sapevamo quali forme avremmo incontrato, il loro
livello energetico e se la loro matrice avrebbe potuto
combinarsi con la nostra perché non avremmo potuto
conservare per lungo tempo
la nostra forma in quella dimensione.

Una scelta non facile con la prospettiva di un difficile e
lungo ritorno, ma non si poteva nemmeno scegliere di
fermarci, avevamo scelto di agire per il bene comune,
di lavorare perché tutto potesse procedere
nel giusto modo per tutti, forse questo piccolo pianeta
ormai freddo era anche il segnale più forte che indicava la
Via e l'idea di non potersi mai fermare lungo un cammino
che si è scelto di percorrere perché
tutte le forme possano percorrerlo.....



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Nel tempo che non ha età


 Nel tempo che non ha età  

giu 2005

Nel tempo che non ha età il filo della memoria conduce
le emozioni sul sentiero oscuro della malinconia.
Si perdono nella fumosa nebbia dei pensieri che si
rincorrono senza posa da una capo all'altro della vita.
Una vita vissuta che ancora si presenta a chiamar lode o
giudizio per quello che ha saputo regalare nel suo compiersi.
Abiti stretti, o dismessi perchè abbondanti, mai di misura,
mai adeguati alla stagione corrente, sempre fuori moda.
Quale parametro sarà il portatore della giusta dimensione
in una memoria che non vuole adattarsi allo scorrere lento
del tempo, che come il mare cancella le tracce sulla sabbia.
Quella sabbia che sfugge dalle mani come i pensieri
che sfuggono dalla mente per perdersi nella malinconia.

eleon


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martedì 15 giugno 2021

ripartenza


Ritrovarsi su questo pianeta

Uno spazio di dialogo creato per ritrovarsi tra vecchi
amici, in realtà mai conosciuti.
Disponibili a condividere emozioni ed esperienze.

benvenuti in questo spazio virtuale

Eleon